venerdì 16 novembre 2012

INIZIAMO A TIRARE LE SOMME...


Settimana di considerazioni, riflessioni, qualche acquisto per l'Italia e il colloquio con le maestre di Momy e Koke... insomma iniziamo a tirare le somme.
E più si avvicina la fine di questa esperienza più siamo bombardati di emozioni, spesso contrastanti: talvolta entusiasti e talvolta ci viene una tristezza... ma perchè se desideriamo riabbracciare tutte le persone care? Non lo so ancora, ci dobbiamo lavorare.

Il dottore ha fatto vari giri per gli uffici amministrativi dell'Akademiska Sjukhuset (il suo ospedale) per risolvere la sua posizione e parlare con i suoi responsabili. Non perchè sia mio marito, ma considerando quando da normalmente al suo lavoro e quanto ha sicuramente dato qui ad Uppsala è stato ringraziato in tutte le lingue direi e non sono mancate le proposte... qualcuno gli ha persino detto che se in Italia non sarà soddisfatto del suo lavoro, può tornare quando vuole. Credo che sentirsi dire certe parole ti riempia veramente il cuore di speranza per il futuro e ti faccia capire quanto sia stata importante questa esperienza come medico, uomo, marito e padre.
Questa settimana è stata caratterizzata anche da momenti di coppia, insomma x2, io&lui, Eli+Andre, perchè le guardie di notte ci hanno dato modo di ritagliarci qualche oretta quando è smontato dal turno e i ragazzi erano a scuola. Era tantissimo tempo che non ci capitava e non sapete quanto lo abbiamo apprezzato... qualcuno ci avrebbe cantato: "Morosetti, morosetti, ..."
Caffetteria per una fika insieme, pranzetto in posticini coccoli e qualche acquisto per l'Italia (di cui il dottore si è già pentito perchè dice che non ci sarà sufficiente posto in auto... speriamo bene).

Momy e Koke non hanno mai fatto storie per andare a scuola e il tempo è stato buono, sempre sole ma niente neve (uffa!) e loro hanno giocato in giardino almeno un'ora e mezza ogni mattina! Devo ammettere che tutta la mia apprensione per il gioco in giardino con queste temperature si è davvero attenuata perchè in 4 mesi di scuola non si sono mai ammalati (o al massimo hanno fatto 1 giorno di febbre... di certo non era un virus)! Come accennavo, abbiamo avuto un colloquio con le maestre dei piccoli che ci ha molto rasserenati perchè hanno descritto i nostri due vivacissimi amori come due vignette simpatiche che partecipano attivamente alla vita scolastica, esprimendo le loro preferenze e dimostrando autonomia nel fare le cose. Il grande sembra fare qualche frase corretta in svedese e si esprime senza problemi con le parole che ormai padroneggia. Il piccolo spiaccica qualche parolina svedese, usa anche termini italiani e ormai le maestre li hanno imparati e comunque usa bene il linguaggio del corpo! Me lo vedo... gli piace far ridere il suo gruppetto e gioca insieme agli altri.
Detto tutto questo... passati i momenti difficili di comprensione e integrazione... ecco si torna a casa: peccato, tanto lavoro e andarsene quando tutto fila liscio. Però giro la medaglia con la mia chicca.

Tornare a casa quando l'esperienza è al suo picco massimo di successo significa tornare con entusiasmo, portando a casa un ricordo limpido e bello, gioia nel descriverlo a chi ci aspetta e fiducia in se stessi per il futuro, perchè la forza che ha l'amore famigliare può superare le più grandi difficoltà.

Eli

1 commento:

  1. Forza Eli ! Forza Andrea e forza bimbi!! Le contraddizioni (gioia del ritorno e tristezza per la partenza ... anche se lo sappiamo bene, non è tutto qui e non è tutto così semplice!) vi faranno rimanere all'erta e a non darvi per scontato! Un abbraccio virtuale ... ancora per un mesetto almeno!

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