Giardinaggio mon amour

Prima o poi andava fatto e finalmente l'ho fatto!
Il giardinaggio è come un buon libro prima di andare a letto: rilassante e appagante. E ve lo dice uno che ha sempre fatto vita da appartamento e fino a poco tempo fa non sapeva cosa potesse essere l'arieggiatura del prato. Piano piano mi sono aggiornato tra blog, google e consigli di esperti (amici e infermieri). L'abc (ad esempio come si usa un badile, i cicli delle stagioni, insetti nocivi e utili) era stato appreso tempo fa nella mia infanzia, quando passavo weekend e settimane spensierate a GT  in campagna e cercavo di imitare il mestiere di mio nonno (c'è stato un periodo a 8 anni in cui sono stato incerto se diventare medico o, come lui, allevare mucche).
Tornando a bomba, oggi ho fatto una cosa che mi ripromettevo da tempo di fare prima della partenza: dare un ordine ad una boscaglia di gelsomino per farla crescere in modo esteticamente più accettabile. Momy, l'Handy Manny di famiglia, mi ha aiutato con trapano e fil di ferro a sistemare i tiranti su cui ora potrà proliferare e allungarsi, sperando in un risultato profumato e d'effetto al nostro ritorno. Quindi abbiamo tagliato l'erba, cercato di dare una forma ad una lavanda che cresce più in larghezza che in altezza e sistemato anche tutti i bordi del prato, a mio avviso la cosa più pallosa da fare in giardino.
 Per fortuna c'era il piccolo Koke a dirigere i lavori! Dopo il primo svuotamento dell'erba (che rigorosamente secondo Momy è destinata alle mucche di GT e non alla discarica del Centro Veneto Servizi), mentre tranquillamente guidavo il mio tagliaerba, mi urla "PAPPPPPPAAAAAAAAA', abdalala adlala!!!!!". Per quanto sia suo padre e passi ore in sua compagnia, non sempre mi risulta facile comprenderlo. Ma a mio vantaggio alle parole ha aggiunto anche i movimenti e indicava qualcosa alle mie spalle: mi ero dimenticato di attaccare il cesto raccoglitore!